mercoledì 9 ottobre 2013

La legge del Kamma (Karma)

Disse il Buddha: "Monaci, Kamma è intenzione". Secondo la legge naturale del Kamma (meglio noto come Karma, in sanscrito) ci sono risultati inevitabili per ogni nostra azione intenzionale.
Alcune azioni, parole o pensieri possono offendere gli altri o danneggiare se stessi, se l'intenzione che li ha provocati non è benefica.
Questo "cattivo kamma" è motivato da desideri egoistici, da rabbia o illusione. Essendo il risultato doloroso e spiacevole, le persone sagge non seguiranno le intenzioni impure.
Ugualmente vi sono azioni, parole o pensieri che nascono da intenzioni salutari.
Questo "buon kamma" porta al benessere sia personale che altrui.
Le persone sagge, motivate da generosità, compassione, chiara comprensione e da altri stati mentali positivi, coltivano e seguono le loro intenzioni pure.
Il Buddha ha sottolineato che nessuno essere, divino o no, ha il potere di far cessare le conseguenze del kamma sia buono che cattivo.
L'unica via d'uscita dai risultati del kamma è l'illuminazione.
In attesa di ciò, però, si può attenuare la severità delle conseguenze di un cattivo kamma aumentando la portata di quello buono. Il Buddha fece la similitudine di un cucchiaio di sale in un bicchiere d'acqua
paragonandolo a un cucchiaio di sale sciolto in un grande fiume. Il bicchiere d'acqua diventa imbevibile,
mentre il sapore dell'acqua nel fiume non ne risente per niente. Allo stesso modo, i risultati di un kamma cattivo su una persona che accumula solo poco kamma buono sono molto dolorosi, mentre i risultati
dello stesso cattivo kamma su una persona generalmente dedita ad accumulare un buon kamma, sono molto meno gravi.
Comprendere questa legge naturale di causa ed effetto conduce verso una vita morale, compassionevole e saggia. Inoltre, una maggiore comune accettazione della legge del kamma, porterebbe qualsiasi paese ad avere una società più stabile, più compassionevole e più virtuosa.

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