giovedì 26 settembre 2013

La storia del Buddhismo

Da più di 2500 anni, la religione che oggi conosciamo come buddhismo è stata di fondamentale ispirazione per molte civiltà evolute; una fonte di conquiste culturali altissime e una guida profonda che ha condotto milioni di persone a comprendere lo scopo stesso della vita.
Oggi un gran numero di donne e uomini, provenienti dai più disparati ambienti e in ogni parte del mondo, segue gli insegnamenti del Buddha.


La storia del Buddhismo

La storia del Buddhismo inizia nel VI secolo a.C., con la predicazione di Siddhartha Gautama.
Siddhartha Gautama, l'uomo che sarebbe diventato il Buddha, nacque circa 2600 anni fa, Principe di un piccolo territorio sull'odierno confine indonepalese.
Sebbene fosse cresciuto in una splendida agiatezza e godesse di una posizione aristocratica, nessuna ricchezza materiale e nessun piacere sensuale poté nascondere, agli occhi insolitamente inquisitivi di quel giovane uomo, le imperfezioni della vita. Perciò all'età di 29 anni, lasciò ricchezze e famiglia per andare nelle remote foreste e montagne dell'India nord-orientale alla ricerca di una definitiva risposta ai problemi dell'esistenza. Studiò sotto i maestri religiosi e i filosofi più saggi del suo tempo, imparando tutto ciò che essi furono in grado di insegnargli, ma nessuno di loro riusci a fornire una risposta alle sue domande. Intraprese allora il sentiero impervio dell'auto-mortificazione, arrivando alle punte più estreme di ascetismo, ma sempre inutilmente.
A 35 anni, nel 530 a.C., capi che né l'auto-indulgenza né l'auto-mortificazione lo potevano guidare verso quelle risposte che stava cercando. Cosi, abbandonati questi due estremi, nella notte di luna piena di Maggio, sedendo in un boschetto solitario lungo le rive di un fiume, sotto i rami di quello che oggi è conosciuto come albero dell’Illuminazione (albero della Bodhi), portò la mente a profondi, luminosi e tranquilli stati di meditazione. 
Per mezzo di una straordinaria chiarezza e penetrante acutezza, generata dall'immobilità interiore investigò con profonda attenzione la natura dell'esistenza, la sua causa e la sua cessazione, e contemplando l'essenza della realtà, ottenne il risveglio supremo: l’esperienza dell’IlluminazioneDa quel momento fu conosciuto come il Buddha, il Risvegliato.
Il Buddha conseguì, con la meditazione, livelli sempre maggiori di consapevolezza: afferrò la conoscenza delle Quattro nobili verità e dell'Ottuplice sentiero e visse a quel punto la Grande Illuminazione, che lo liberò per sempre dal ciclo della rinascita (da non confondersi con la dottrina induista della reincarnazione, che fu esplicitamente rigettata con la dottrina del "non Sé", anatman. Per questo nel buddhismo non è corretto parlare di reincarnazione come si fa normalmente nell'induismo, ma di rinascita, piuttosto).

Nel lungo periodo della sua esistenza, la religione si è evoluta adattandosi ai vari Paesi, epoche e culture che ha attraversato; la sua diffusione geografica fu considerevole al punto di aver influenzato in diverse epoche storiche gran parte del continente asiatico.


La storia del Buddhismo, come quella delle maggiori religioni, è anche caratterizzata da numerose correnti di pensiero e scismi, con la formazione di varie scuole; tra queste, le più importanti attualmente esistenti sono la scuola Theravada, le scuole del Mahayana e le scuole Vajrayana.

Le scuole Buddhiste

Il Buddhismo si estinse in India, paese d'origine, approssimativamente attorno al XIV secolo. Tuttavia durante più di 1500 anni di storia il Buddhismo Indiano ha sviluppato indirizzi e interpretazioni diverse, anche estremamente complesse. Le scuole nate nel sub-continente indiano nel corso di questi 1500 anni di storia sono suddivisibili in tre gruppi:
  • Il Buddhismo dei Nikaya, un insieme di scuole buddhiste sorte nei primi secoli dopo la morte del Buddha Sakyamuni che non riconoscevano la canonicità degli insegnamenti riportati nei Prajñaparamita sutra e nel Sutra del Loto, scritture successivamente denominate come sutra Mahayana e che oggi compaiono nel Canone cinese e nel Canone tibetano. Da una di queste scuole del Buddhismo dei Nikaya, la Vibhajyavada, origina l'importante scuola cingalese, tutt'oggi diffusa nel Sud-Est asiatico, denominata Theravada.
  • Il Buddhismo Mahayana o del «Grande Veicolo», sviluppatosi a partire da alcune comunità buddhiste antiche ma con l'accoglimento degli insegnamenti riportati nei Prajñaparamita Sutra e del Sutra del Loto. Buona parte del Buddhismo Indiano a partire dal II secolo fino alla sua scomparsa è rappresentato o influenzato da questa corrente. La quasi totalità delle differenti scuole oggi presenti in Estremo Oriente appartengono a questo Veicolo.
  • Il Buddhismo Tantrico è anch'esso Mahayana, e rappresenta la controparte buddhista di un fenomeno più ampio nelle religioni dell'India, il Tantrismo, che ha influenzato anche l'Induismo. Si sviluppò in seno al Buddhismo Mahayana e ne influenzò profondamente la pratica, almeno dal VI secolo in poi. Anche noto come Mantrayana, la sua forma più organizzata è più conosciuta come Buddhismo Vajrayana o Veicolo del Diamante.  Pressoché tutte le scuole tibetane appartengono oggi a questo Veicolo.


Tra le tradizioni che fuori dall'India hanno avuto una lunga storia e un'evoluzione in parte indipendente ricordiamo:
  • Il Buddhismo Theravada o degli Anziani, in quanto si rifà al Buddhismo delle origini, tuttora presente nei paesi del Sud Est Asiatico (Sri Lanka, Thailandia, Myanmar, Laos, Cambogia e Vietnam)
  • Il Buddhismo cinese, che è storicamente all'origine del Buddhismo Coreano, del Buddhismo Giapponese e di una parte del Buddhismo Vietnamita. Dal Buddhismo giapponese proviene la scuola buddhista Zen.
  •  Il Buddhismo Tibetano praticato in Tibet e in Mongolia e in epoche diverse in Cina, Ladakh, Bhutan, parti del Nepal.
  • Il Buddhismo in Occidente presente negli Stati Uniti, in Europa ma anche in Canada e in Australia





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