giovedì 27 novembre 2025

Esperienza personale

 

Un incontro silenzioso: la meditazione buddhista e la scoperta di un nuovo modo di vivere

La prima volta che mi sono seduto a meditare ero convinto che avrei trovato una sorta di pace immediata. Invece, ho trovato rumore: pensieri, ricordi, tensioni nel corpo, dolori.
Mi sembrava di non farcela. Ma un insegnante mi disse una frase che non ho mai dimenticato:
“Non sei qui per diventare diverso. Sei qui per imparare ad accettarti.”

Con il tempo ho scoperto che la meditazione non è un modo per fuggire da ciò che siamo, ma per incontrarlo con sincerità. Ho imparato a restare con il fastidio, con la paura, con l’emozione che sorge. E nel restare, ho iniziato a vedere che tutto passa. Che nulla è così solido come sembra.

Durante un ritiro, dopo giorni di silenzio, ho sentito per la prima volta una sensazione di spazio dentro la mente: come se qualcuno avesse aperto una finestra. Non era euforia, non era tranquillità assoluta. Era presenza.
E quella presenza è diventata una bussola.

La meditazione non mi ha reso perfetto.
Mi ha reso più vero, più aperto, più gentile.
E ogni giorno ricomincio, perché ogni giorno c’è qualcosa di nuovo da ascoltare.

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