giovedì 30 marzo 2017

I Chakra

Secondo la visione indiana e più prettamente yogica, il corpo umano è attraversato da circa 72.000 canali trasportatori di energia (Nadi) che partono dalle dita dei piedi e delle mani, percorrono l'intero organismo e arrivano al cuore, centro della spiritualità, e da qui salgono sino al vertice del capo, centro di congiunzione tra il corpo fisico e l'universo circostante.


Il complicato sistema delle Nadi, una sorta di rete sottile di canali (in sanscrito nadi significa letteralmente "vena", "canale"), ha la funzione di collegare e convogliare le diverse energie vitali, attraverso le parti del corpo umano e i vari centri sottili (chakra) del corpo umano.

chakra sono i centri della nostra attività psicofisica. I chakra trasformano il prana, l'energia cosmica, in energia individuale, in attività organica, fisica, emotiva e mentale. La conoscenza di questi centri è molto importante nella pratica dello Yoga, giacché sia gli Asana che i Prāṇāyāma sono pratiche che mirano alla stimolazione e al riequilibrio delle funzioni dei chakra. Il nostro equilibrio psicofisico dipende dal funzionamento armonico dei chakra.
Il modo migliore di conoscere i chakra è quello di farne esperienza attraverso la pratica dello Yoga: sapere che esiste un determinato chakra, che si chiama in un determinato modo, si colloca in una determinata parte del corpo e governa determinate funzioni psicofisiche, senza poterlo percepire direttamente, non serve.

Qui di seguito vengono illustrati i chakra principali, i chakra periferici degli arti, la dimensione ultra-cosciente del Cielo e la dimensione sub-cosciente della Terra.
Il Cielo è la sede del Puruṣa, lo Spirito Supremo. Per l'uomo rappresenta anche la dimensione ultra-cosciente, ovvero il piano della Coscienza Sovra-mentale illuminata dallo
Spirito.
La Terra è la sede della Prakṛtī, la Natura. Rappresenta la dimensione materiale dell'universo. Per l'uomo la Terra rappresenta anche la dimensione del subcosciente, ovvero della consapevolezza rifiutata, rimossa, ad opera dell'essere mentale, dalla sfera della coscienza individuale.

I sette chakra principali si trovano lungo la colonna vertebrale, all'intersezione tra le tre principali Nadi (Sushumna, Ida Pingala). Essi sono:

Sahasrāra (il "loto dai mille petali"): È l'apertura attraverso la quale l'uomo è posto in contatto con il Cielo. Attraverso questa apertura discendono nell'uomo i poteri del Cielo come, per esempio, la fede, e attraverso quest'apertura la coscienza dell'uomo sale al Cielo per ricevere l'illuminazione e venire trasformata in Coscienza Universale. 
Il colore che corrisponde al Sahasrāra è il lilla.

ājñā-chakra (il Terzo Occhio): È il chakra rappresentatore. In questo chakra l'energia della vita si trasforma in pensiero e in volontà cosciente, dunque è in questo chakra che si costruisce la nostra interpretazione mentale del reale fondata sul senso dell'individualità.
Finché questo chakra resta in prevalenza chiuso, noi non possiamo vedere altro che la nostra raffigurazione mentale del reale e perciò rimaniamo prigionieri di Māyā,  il mondo dell'illusione creato dalla nostra mente. Solo quando il Terzo Occhio si apre, acquisiamo il potere del corretto discernimento (viveka) attraverso il quale possiamo distinguere il mondo dell'illusione dalla vera realtà.
Nel piano fisico questo chakra controlla il nostro sistema nervoso centrale e periferico.
Il colore del chakra è bianco puro oppure bianco leggermente dorato. 
Il bìja-mantra, ovvero la vibrazione sonora che corrisponde a questo chakra, è OM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: ghiandola pineale.
Punto del corpo sul quale ci si deve concentrare per contattare il chakra: centro tra le sopracciglia.

Viśuddha-chakra: È il chakra di relazione. In questo centro, tutte le energie, trasformate negli altri centri in pensieri, emozioni, sentimenti, vengono rielaborate in modo tale da poter essere rese manifeste e comunicabili agli altri. Con questo chakra noi recepiamo tutti i messaggi verbali che ci provengono dall'esterno.
Nel piano fisico questo chakra controlla il processo della respirazione polmonare.
Il colore del chakra è blu.
Il bija-mantra è HAM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: tiroide.
Punto del corpo sul quale ci si concentra: cavità della gola.

Anāhata-chakra: È il chakra sublimatore. In questo centro i desideri e le emozioni che si generano nel Maṇipūra-chakra vengono sublimati. Nel piano fisico questo chakra controlla l'apparato cardiocircolatorio.
Colore: acquamarina, tra il verde e l'azzurro.
Bija-mantra: YAM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: plesso cardiaco.
Punto del corpo sul quale ci si concentra: centro del torace.

Maṇipūra-chakra. È il chakra formatore. Questo chakra dà molteplici forme particolari,
che corrispondono ai vari desideri dell'essere vitale, alla vibrazione che nello  Svādhiṣṭhāna-chakra viene conferita all'energia vitale. Nel piano fisico questo chakra controlla tutti i processi di trasformazione e assimilazione del cibo.
Colore: giallo.
Bija-mantra: RAM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: plesso solare.
Punto del corpo sul quale ci si concentra: ombelico.

Svādhiṣṭhāna-chakra. È il chakra motore. Questo chakra fornisce all'energia vitale, che a livello del Mūlādhāra-chakra è come l'acqua calma di un lago, la potente vibrazione che è all'origine dell'essere vitale. Questa vibrazione originaria corrisponde al desiderio di vita e all'istinto sessuale. Nel Maṇipūra-chakra il desiderio che fa vibrare l'energia viene riprodotto, moltiplicato in un'infinità di desideri secondari e di emozioni.
Nel piano fisico questo chakra controlla le funzioni degli organi sessuali.
Colore: rosso chiaro.
Bija-mantra: VAM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: plesso pelvico.
Punto del corpo sul quale ci si concentra: organi sessuali.

Mūlādhāra-chakra È il chakra fondamento. Questo centro, nel quale si genera l'impulso della fame e della sete, controlla il passaggio dell'energia della Terra attraverso il canale-uomo.
Esso è l'apertura attraverso la quale l'energia della Terra informa l'uomo e, contemporaneamente, è la porta oltre la quale l'uomo getta tutte quelle energie, quelle informazioni che vuole dimenticare, che sceglie di rimuovere dalla propria consapevolezza.
Nel piano fisico questo chakra controlla il processo dell’'alimentazione.
Colore: viola oppure rosso molto scuro. Noterete che tra il viola di questo chakra e il lilla del Sahasrāra c'è solo una differenza di luminosità: il lilla è un viola più carico di bianco. Anche questo conferma che il Cielo e la Terra, l'Ultra-cosciente e il Subcosciente, lo Spirito e la Materia, ciò che rifiutiamo e ciò verso cui tendiamo hanno la medesima origine, di fatto sono la stessa cosa che si proietta ugualmente nell'oscurità e nella luce.
Bìja-mantra: LAM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: plesso pelvico come per lo Svādhiṣṭhāna (infatti questi due chakra sono strettamente legati l'uno all'altro).
Punto del corpo sul quale ci si concentra: perineo.

Chakra dei piedi o chakra radici. Sono legati al Mūlādhāra chakra in uno stretto rapporto di interdipendenza. Controllano il contatto con la Terra. Se sono aperti, vi è un buon contatto con la Terra e ciò influisce positivamente sul Mūlādhāra -chakra che è sollecitato ad aprirsi e ad accogliere energia. D'altro canto, lo sviluppo di un buon contatto con la Terra favorisce l'apertura del Mūlādhāra - chakra.
Colore: nero.
Bìja-mantra: SO.
Sede dei chakra nell'involucro fisico: piante dei piedi.

Chakra delle ginocchia o chakra radici. Valgono le stesse cose dette per i chakra dei piedi, in quanto questi chakra e quelli dei piedi sono così legati tra loro da poter essere considerati quasi come un unico centro.
Colore: marrone.
Bija-mantra: PAH.
Sede dei chakra nell'involucro fisico: centro delle ginocchia.

Chakra dei gomiti o chakra fiore. In questi centri l'energia della Terra, unendosi a quella del Cielo, si trasforma in azioni. I pensieri generati nell' ājñā -chakra, i sentimenti nati nell'Anāhata -chakra, qui vengono rielaborati per divenire azioni.
Colore: verde.
Bija-mantra: SO.
Sede dei chakra nell'involucro fisico: centro dei gomiti.

Chakra delle mani o chakra frutto. Valgono le stesse cose dette per i chakra dei gomiti.
Anche questi chakra, infatti, sono così legati tra loro da poter formare quasi un unico centro energetico.
Colore: arancione.
Bija-mantra: HAM.
Sede dei chakra nell'involucro fisico: palmi delle mani.



Ciò che si manifesta negli ultimi quattro chakra non è che la conseguenza di ciò che è maturato nei primi sei: ecco perché i cinque chakra del tronco e il chakra della testa sono considerati i chakra principali. Tuttavia, se l'energia viene trattenuta nei sei chakra centrali, diviene difficile produrre dei risultati su questo piano materiale dell'esistenza nei quale noi ci troviamo in quanto esseri incarnati. In altre parole possiamo nutrire grandi e positivi progetti ma ci è difficile realizzarli. Inoltre estendere in modo equilibrato l'energia nei chakra periferici, ovvero nei chakra degli arti, contribuisce all'apertura dei chakra centrali. Una situazione nella quale l'energia è trattenuta nei chakra centrali non è equilibrata e favorisce il consolidarsi e il moltiplicarsi dei blocchi energetici.

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